Fondazione Onda premia con i bollini rosaargento 2021-2022 le strutture per anziani più attente all’umanizzazione della cura anche in emergenza sanitaria
Sono 177 le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e le Case di Riposo, premiate da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nell’ambito della terza edizione dei Bollini RosaArgento. Il riconoscimento su base biennale viene attribuito alle strutture, pubbliche o private accreditate, attente al benessere, alla qualità di vita, e in grado di garantire una gestione personalizzata, efficace e sicura degli ospiti. L’iniziativa gode del patrocinio di 13 Società scientifiche e Associazioni in ambito geriatrico e della collaborazione di 7 Enti e Organizzazioni. Uno degli obiettivi dei Bollini RosaArgento è quello di fornire alle famiglie uno strumento di orientamento nella scelta del luogo di ricovero più adatto per i propri cari autosufficienti e non.
L’attribuzione dei Bollini avviene sulla base di un questionario strutturato sulla base di specifici requisiti considerati fondamentali dall’Advisory Board e include domande relative alla valutazione non solo dell’assistenza clinica e dei servizi generali offerti, ma viene ampiamente valutato anche il lato umano dell’assistenza alla persona, per garantire agli ospiti una buona qualità di vita e una permanenza dignitosa.
Il 2020 ha visto le RSA e le Case di Riposo direttamente coinvolte nella gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Per questo motivo, nella valutazione, è stata considerata anche la riorganizzazione delle strutture per consentire una degenza sicura, volta a minimizzare il rischio di contagio, garantendo cure mediche adeguate e il contatto, per quanto possibile nell’ambito della sicurezza con i familiari.
Tra le strutture premiate anche Residenza Sanitaria Arka di Catania, con un bollino, e RSA Villa Lisa di Misterbianco, con due bollini.
La Residenza Sanitaria Arka – afferma il direttore sanitario dott.ssa Rossella Pepi – è sempre attenta al benessere e alla qualità di vita dei propri Ospiti ed ha dimostrato di esserlo anche nelle fasi più drammatiche della pandemia da Covid-19, in quanto è riuscita ad offrire un servizio di alto livello non solo assistenziale ma che tenesse conto anche della fragilità psicologica degli anziani ricoverati. Sin dal mese di Febbraio 2020 sono aumentati tutti i protocolli di sicurezza per l'accesso in struttura, limitando prima e vietando poi le visite dei familiari ma fornendo contestualmente un tablet, a tutti gli Ospiti, per il collegamento video con i propri cari. Anche la figura dell'Assistente Sociale e delle animatrici è stata di supporto per tentare di vincere la tendenza alla depressione data dall'isolamento e dalla situazione contingente di paura ed incertezza.
La definizione di fragilità dell'anziano istituzionalizzato – afferma il direttore sanitario di Villa Lisa dott.ssa Concita Marchica - comporta la disponibilità di interventi operativi adeguati ed efficaci. La multimorbilità è un problema geriatrico essa influenza negativamente la durata della vita, la sua autosufficienza. Quindi il livello di multimorbilità è un parametro importante di cui si dovrebbe tenere conto attribuendole priorità nella salute pubblica. Uno degli effetti di questa pandemia è la solitudine, ma la solitudine più dolorosa è stata quella delle persone malate. Per limitare la solitudine è stato necessario favorire il colloquio fra parenti e ospiti predisponendo un sistema di collegamento visivo e uditivo con le videochiamate, costante presenza di personale formato e informato per garantire lo svolgimento delle attività quotidiane, come i pasti o l'igiene personale, attività ricreative e di fisioterapia per una corretta attività motoria , intellettiva e creativa dell'ospite.