IOM - Corso ecm “nuove frontiere della terapia in ematologia”

  • venerdì, 5 ottobre 2012
    • Istituto Oncologico del Mediterraneo
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Venerdì 5 e sabato 6 ottobre, si svolgerà, presso la sala convegni dell’Istituto oncologico del Mediterraneo di Viagrande un corso ecm sul tema “nuove frontiere nella terapia in ematologia” rivolto a ematologi, oncologi, infettivologi, biologi e farmacisti. I direttori del corso sono il prof. Rosario Giustolisi e il prof. Francesco Di Raimondo.

 

 

L’oncoematologia come è noto si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie neoplastiche del sangue quali: leucemie, linfomi, mielomi e mielodisplasie. Malattie tutte che fino ad alcuni decenni orsono avevano un esito inevitabilmente infausto a scadenza più o meno breve.

Oggi grazie alle più raffinate tecniche diagnostiche, all’ottimizzazione della terapia di supporto (antinfettiva e trasfusionale di sangue e piastrine), tali patologie ottengono delle lunghe remissioni e, sempre con maggiore frequenza, delle vere e proprie guarigioni. Ciò anche e soprattutto in rapporto alla migliore strategia di polichemioterapia e alle procedure di trapianto di midollo sia autologo che allogenico.

L’idea del corso nasce dalla necessità di fare il punto sui numerosi avanzamenti terapeutici che hanno caratterizzato l’ematologia oncologica in questi ultimi anni ed hanno modificato la prognosi e l’approccio terapeutico di molte malattie. Il compito di illustrare questi aggiornamenti è affidato a docenti che si sono dedicati alle specifiche patologie e che sono considerati veri esperti del settore sia in ambito regionale che nazionale. Gli argomenti trattati comprendono le malattie mieloproliferative croniche, il linfoma di Hodgkin, le ematosi e le trombosi, le malattie linfoproliferative, l’emoglobinuria parossistica notturna, le infezioni in ematologia.

Presso l’Istituto oncologico del Mediterraneo di Viagrande è attivo un reparto di oncoematologia che si avvale della consulenza del prof. Rino Giustolisi. 

Nella ematologia dello IOM vengono praticate terapie secondo protocolli internazionali che utilizzano anche le alte dosi di chemioterapia seguite dal trapianto di midollo osseo autologo. Il reparto da qualche anno è stato riorganizzato tenendo conto della necessità di avere locali con bassa carica microbica; infatti i pazienti con neoplasie ematologiche sono fortemente carenti nelle loro difese immunitarie a causa sia della malattia di base che della chemioterapia necessaria per il controllo della loro patologia e quindi sono particolarmente suscettibili alle infezioni sia batteriche che virali o fungine. In questa ottica, a parte la zona del trapianto in cui la sterilità è assoluta, anche i locali della degenza cosidetta ordinaria sono dotati di varie accortezze per mantenere una carica batterica ridotta: 8 ricambi di aria/ora(condizione esistente in poche strutture in Italia) una zona filtro all’ingresso per i parenti dei pazienti.