Il carcinoma polmonare rappresenta in Italia la principale causa di morte oncologica negli uomini e
la seconda nelle donne, con una incidenza di circa 27.500 morti ogni anno e circa 34.000 nuovi
casi.
Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) rappresenta circa l’80% di questi casi,
configurandosi quindi come una delle principali cause di morte per cancro.
In ambito terapeutico, molti sono i progressi cui abbiamo assistito negli ultimi anni, che derivano
da una maggiore applicazione della biologia molecolare, dall’introduzione nella pratica clinica di
farmaci target-specifici, da un più vasto impiego della farmaco genomica e dall’integrazione di
competenze di varia natura in un reale approccio multidisciplinare.
Questi cambiamenti e la disponibilità di nuove terapie hanno messo in evidenza la necessità di
individuare il percorso terapeutico che assicuri i migliori risultati in termini di sopravvivenza. Ad
oggi non è del tutto chiara la sequenza ottimale di farmaci per ottenere massima efficacia e
minore tossicità, in modo da assicurare al paziente la migliore qualità di vita possibile e il massimo
beneficio clinico.
L’incontro si inserisce quindi in questa necessità di individuare degli algoritmi di terapia ottimali e
personalizzati, mettendo insieme specialisti qualificati ed esperti nazionali e favorendo la
discussione e l’individuazione di percorsi condivisi, partendo dalla pratica clinica ed esperienza dei
centri partecipanti al progetto e confrontandoli con i dati di letteratura disponibili.