La BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva) è una malattia comune, prevenibile e trattabile, caratterizzata da sintomi respiratori cronici (tosse, dispnea e ipersecrezione bronchiale) ed è causata da una limitazione persistente al flusso aereo (ostruzione bronchiale) e da flogosi cronica. E’ inoltre una delle maggiori cause di mortalità a livello mondiale e il numero di persone che ne soffre è in costante aumento. L’alterazione delle vie di conduzione e/o la compromissione alveolare sono generalmente causate da una significativa e cronica esposizione a particelle nocive o gas.
Le cause della malattia possono essere diverse; nella maggioranza dei casi la BPCO è provocata dal tabagismo: il fumo svolge un’azione infiammatoria costante sui bronchi determinando un’aggressione cronica alla funzionalità respiratoria. Altre cause sono l’esposizione a sostanze tossiche di origine industriale, l’inquinamento ambientale e il deficit di alfa-1-antitripsina, condizione genetica quest’ultima associata ad un aumento del rischio di sviluppare enfisema polmonare giovanile.
Uno degli obiettivi della terapia della BPCO è ridurre il tasso di riacutizzazione della malattia che rappresenta la causa principale di ricovero ospedaliero e mortalità. Nei pazienti con gravi esacerbazioni tali da richiedere il ricovero ospedaliero la mortalità a due anni è pari al 49%, un tasso simile a quello osservato per il tumore del polmone.
Il Test spirometrico misura la funzionalità respiratoria ed è l’esame principe per la diagnosi e la stadiazione della BPCO. Un test spirometrico di routine dovrebbe essere proposto a tutti i soggetti con storia di fumo poiché l’individuazione in fase clinicamente precoce e paucisintomatica ovvero la ricerca del case-finding può senz’altro modificare l’evoluzione e il destino della malattia.
Con la recente introduzione della Nota 99 dell’AIFA la prescrizione dei farmaci inalatori per il trattamento della patologia (in pazienti che presentano dispnea, tosse cronica o espettorazione ed una storia di esposizione a fattori di rischio) è prevista solo in caso di diagnosi di BPCO confermata mediante spirometria che dimostri la presenza di una ostruzione bronchiale persistente (FEV1/FVC dopo broncodilatazione< 70%). Tuttavia la prescrizione di alcuni farmaci, come le associazioni precostituite di LABA/LAMA/ICS utilizzate per il trattamento delle forme più impegnative della BPCO, rimane appannaggio degli specialisti autorizzati attraverso la compilazione del PT (Piano Terapeutico) valido fino ad un massimo di 12 mesi.
L’ambulatorio e l’UF Pneumologia CDC Musumeci GECAS è tra le STRUTTURE ufficialmente autorizzate dal SSN alla prescrizione di tutti i farmaci per il trattamento della BPCO comprese le associazioni precostituite; a partire dal 1 settembre 2022 sarà disponibile sul web, attraverso il sistema Tessera Sanitaria (TS), la scheda prevista dalla Nota AIFA n. 99 relativa alla prescrizione dei farmaci con PT da parte degli specialisti autorizzati operanti presso strutture identificate dalle Regioni .
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