Istituto Oncologico del Mediterraneo
Responsabile Diagnostica per immagini IOM; Consulente Diagnostica per immagini REM
L’innovativo dispositivo consente esami diagnostici in piedi per una valutazione più precisa e oggettiva della colonna vertebrale e delle articolazioni
Presso l'Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) di Viagrande (Catania) è presente una nuova unità G-scan Brio per la Risonanza Magnetica “sotto carico” prodotta da Esaote, azienda italiana leader nel settore biomedicale - in particolare ultrasuoni, risonanza magnetica dedicata e information technology per la Sanità.
Questa RM sotto carico fisiologico, grazie all’approccio innovativo che aumenta la precisione e l’affidabilità diagnostica delle applicazioni muscolo-scheletriche, consente una valutazione della colonna vertebrale e delle articolazioni anche in ortostatismo, ovvero in piedi, per una diagnosi più vicina alla realtà. Un esame particolarmente efficace in caso di problemi di biomeccanica e di instabilità delle articolazioni, della colonna e di disallineamento osteoarticolare. Grazie ad una tecnologia innovativa, ad una nuova ergonomia e a tecniche di acquisizione all’avanguardia, la nuova risonanza permette di diagnosticare patologie spesso invisibili in posizione supina, che diventano quindi più facilmente dimostrate quando il paziente è in piedi.
La nuova Risonanza Magnetica va ad arricchire il reparto dello IOM dedicato esclusivamente all’interventistica spinale mini invasiva TAC guidata, scopri di più, infatti è fondamentale per il trattamento “mini invasivo”, perché aiuta a individuare meglio la patologia e di conseguenza impostare correttamente la terapia. La colonna non è un organo statico, la forma cambia in base al carico, sdraiato o in piedi. Questo cambiamento può indurre anche un cambiamento della evidenza di una eventuale patologia in base alla posizione del paziente; infatti, per la maggior parte dei pazienti che soffrono di mal di schiena, la sintomatologia è più evidente in piedi o in posizione seduta, piuttosto che da sdraiati, come quando si esegue un comune esame RM convenzionale.
Patologie che si possono trattare
Tra le patologie che si possono oggi avvantaggiare dei trattamenti “mini-invasivi”, oltre all’ ernia del disco, si contano tutte le condizioni degenerative della colonna vertebrale, dalla spondilolistesi alle fratture osteoporotiche, dal comune “mal di schiena” agli attacchi di sciatica, fino al trattamento delle patologie tumorali della colonna.
Oltre all’impiego per la colonna vertebrale è possibile effettuare risonanza magnetica per spalla, gomito, polso, mano, anca, ginocchio, caviglia, piede
Si tratta di una risonanza aperta che rende più velocee più confortevole il posizionamento del paziente, ideale per chi soffre di claustrofobia.