Rassegna stampa



martedì, 31 ottobre 2017

La Sicilia - TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO, BUDGET LIMITATO CENTRO METROPOLITANO D'CCELLENZA IN PRESSING SULLA REGIONE PER SUPERARE IL TETTO DI SPESA

Il trapianto di cellule staminali emopoietiche rappresenta una terapia consolidata e di grande successo per la cura di numerose e gravi malattie del sangue. Le cellule staminali sono diverse dalle altre cellule, essenzialmente per due proprietà: da un lato sono in grado di replicarsi infinitamente o quasi, mentre le cellule di tutti i tessuti, dopo un certo numero di divisioni, si esauriscono; dall'altro hanno la capacità di assumere le caratteristiche di altre cellule dell'organismo deputate a funzioni specifiche, duplicandole attraverso il cosiddetto processo di "differenziamento". Per queste peculiarità le cellule staminali sono state candidate da anni a diventare i "pezzi di ricambio" ideali per riparare gli organi danneggiati e curare linfomi, leucemie o altri tumori. L'ematologia è il campo in cui il trapianto di cellule staminali è già largamente utilizzato, per la cura di alcune forme di leucemie, del mieloma e dei linfomi, ma anche di altre gravi malattie del sangue congenite o acquisite; inoltre consente di attuare trattamenti aggressivi che distruggono le cellule tumorali. Infatti grazie al trapianto di cellule staminali  è possibile sottoporre il paziente a massicce dosi di chemio e radioterapia, a dosaggio tale da eliminare le cellule neoplastiche. Le alti dosi di chemioterapia avranno però la conseguenza di danneggiare anche le cellule midollari da cui originano le cellule del sangue e per ovviare a ciò e ripristinare le cellule midollari sane, successivamente al paziente vengono infuse le sue stesse cellule staminali, che in precedenza sono state raccolte, filtrate e adeguatamente conservate (trapianto autologo o autotrapianto) o quelle di un donatore (trapianto allogenico). Le cellule staminali da trapiantare possono essere prelevate dal midollo osseo oppure possono essere ricavate dal sangue periferico. Attualmente vengono considerate cellule staminali "gold standard" quelle di un donatore fratello HLA identico e cioè con una corrispondenza perfetta dei geni HLA con il ricevente al fine di minimizzare il rischio di rigetto e di altre complicanze.

A inizio anno con decreto ministeriale, recependo l’intesa Stato-regioni del 7 settembre 2016, sono stati ricompresi tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), erogabili in ambiente ospedaliero, sia l’attività di selezione, prelievo, conservazione e distribuzione di cellule, organi e tessuti, sia l’attività di trapianto di cellule, organi e tessuti. 

 

In Italia, l'organizzazione dei trapianti è stata articolata in un Centro Nazionale che ha sede presso l'Istituto Superiore di Sanità, su tre Centri interregionali (CIR), sui Centri Regionali Trapianti (CRT), presenti in numero di uno per Regione e sui Coordinamenti locali per i trapianti presenti in ogni Azienda Sanitaria.

La regione Sicilia nel 2002 ha aderito all'OCST (Organizzazione Centro-Sud Trapianti) che raggruppa le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Sardegna e Umbria.

In Sicilia, nel 2006 è stata definita l’organizzazione ed i compito del Centro Regionale per i Trapianti istituito dall'Assessorato Regionale della Salute; nel 2010 tale modello organizzativo è stato ridisegnato quando il Centro Regionale per i Trapianti è stato individuato come organo tecnico dell'Assessorato per la Salute. Nel 2012 sono stati individuati i centri di trapianto della rete ospedaliera pubblica e nel 2014 quelli privati sedi di dipartimenti oncologici in possesso di qualificata esperienza e adeguata dotazione strutturale e organizzativa. Ed è proprio nel 2014 che è stata organizzata la rete regionale dei trapianti di midollo osseo ed è stato costituito per Catania il "Programma di Trapianto Emopoietico metropolitano misto per l'adulto e per l'età pediatrica di Catania": un modello sperimentale pubblico-privato, secondo il quale si stanno organizzando tutte le Regioni, composto dall’ unità di Trapianto di Midollo Osseo del P.O. Ferrarotto, diretta dal dott. Giuseppe Milone, dall'unità di Trapianto di Midollo Osseo della pediatria del P.O. Policlinico, diretta dal dott. Luca Lo Nigro, e dall’UO di trapianto di midollo osseo autologo dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande, resp. dott. Gaetano Moschetti.

 

L’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM Spa) è una struttura ospedaliera privata accreditata di alta specialità, un Dipartimento oncologico di III livello che opera in ambito medico, chirurgico ed antalgico ed è dotato, tra le altre, di una Unità Operativa di Trapianto di Midollo Osseo e Cellule staminali emopoietiche, nonché di una Unità Operativa Oncoematologia. L’U.O. di TMO Autologo dell' Istituto Oncologico dci Mediterraneo si configura come Unità Clinica di afferente al Programma Metropolitano di Trapianto di midollo di Catania di cui è direttore il Dr Giuseppe Milone. L’U.O. di TMO Autologo dell' Istituto Oncologico dci Mediterraneo dal 2013 è stato accettato quale membro dell'European Bone Marrow Transplantation (EBMT). 

 

L'istituzione di tale Programma metropolitano- afferma il dott. Milone - comprendendo anche un laboratorio di manipolazione cellulare e criopreservazione, ha permesso di espletare tutti i trapianti nei tempi corretti e di impedire ritardi terapeutici. Lo scopo è quello di garantire il migliore livello di assistenza al paziente durante tutte le fasi del percorso per il Trapianto di Midollo osseo Autologo, ivi compresi i Follow-UP.

 

Nel corso degli anni si è evidenziato un progressivo aumento dei trapianti: presso IOM nel 2016 sono stati effettuati 52 Trapianti di Midollo Osseo Autologo, nel 2017 (fino ad oggi) 50.

Importante sottolineare – continua il dott. Milone - che i pazienti in procinto di sottoporsi alla procedura trapiantologica hanno affrontato già un pesante trattamento chemioterapico ed esami chimico-clinico e strumentali di preparazione. Per la grave patologia e nel rispetto dei tempi terapeutici standard, il trapianto di Midollo Osseo Autulogo è indifferibile, in quanto i pazienti corrono il rischio di ricaduta ed il pericolo di non essere più recuperabili. Bisogna inoltre tenere in considerazione che nella nostra zona, allo stato attuale, non vi sono altri centri che possono accogliere nei tempi necessari tale consistente numero di pazienti. Infatti le prestazioni di trapianto di midollo e cellule staminali in Sicilia vengono erogate, per quanto riguarda il privato, dalla Casa di Cura La Maddalena di Palermo e dall' Istituto Oncologico del Mediterraneo di Catania che vi provvedono, in regime di accreditamento istituzionale, attraverso le risorse loro assegnate mediante "budget" annuale che non tiene conto della rilevanza economica e terapeutica di tali prestazioni, e crea, nell'ipotesi di mancanza di risorse, la possibilità di rifiutare dei pazienti, cosa che oltre a creare disagio alla struttura costituirebbe un inadempimento per la regione. Per tale ragione si è assistito in questi anni ad un notevole incremento dei ricoveri sia fuori regione che fuori dal territorio provinciale, per trapianti di midollo e cellule emopoietiche (che sono stati puntualmente rilevati dal documento metodologico per la riorganizzazione del sistema di rete dell'emergenza- urgenza della Regione, allegato alla Rete Ospedaliera approvata col DA 31 marzo 2017). In particolare - evidenza il dott. Milone- dallo studio “Access To Alternative Donor Hematopoietic Search And Transplantation For Acute Leukaemia In Different Macro-3 Regions Of Italy. A GITMO/IBMDR Study” è emerso che negli anni 2012-2013 la migrazione extraregionale in Sicilia per i trapianti dei pazienti affetti da leucemia acuta è stata del 35% (22% età adulta , 93% età pediatrica)  considerando una media nazionale del 21% e che molti altri sono stati i pazienti che non hanno potuto effettuare il trapianto.

Tale risultato è aumentato negli anni a seguire. Si può dire quindi che oggi è una delle prestazioni per cui si verifica una maggiore mobilità passiva verso le regioni del nord.

 

Diventa quindi opportuno attuare quanto, tra l’altro, già previsto per assicurare al territorio l'erogazione di tali prestazione da parte delle strutture predisposte al di fuori dei rispettivi budget di spese. Questo consentirebbe la riduzione della mobilità sanitaria e salvaguarderebbe il diritto alla salute dei cittadini che necessitano di trapianto di midollo osseo o cellule emopoietiche.

 


martedì, 31 ottobre 2017

La Sicilia - DARIO GIUFFRIDA, DIRETTORE DELL’ONCOLOGIA IOM, ELETTO COORDINATORE REGIONALE AIOM

In occasione del XIX congresso nazionale dell’associazione italiana di oncologia medica (AIOM) che si è svolto a Roma il 27-29 ottobre, è stato eletto coordinatore regionale per la Sicilia per il biennio 2017-2019 il prof. Dario Giuffrida, direttore dell’oncologia dell’istituto oncologico del mediterraneo di Viagrande e docente di oncologia presso l’università di Catania.

Il prof. Giuffrida è autore e co-autore di oltre 100 pubblicazioni e di diversi capitoli di libri, co-autore delle linee guida di start oncology per i tumori della tiroide e delle linee guida dell'AIOM per i tumori neuroendocrini e per il carcinoma della tiroide. Ha collaborato alla pubblicazione del "Blu Book" dell'organizzazione mondiale della sanità per quanto concerne il carcinoma anaplastico della tiroide.

L'oncologia siciliana- afferma il prof. Giuffrida - sicuramente non è messa male nello scenario delle realtà oncologiche delle altre regioni italiane. In Sicilia esistono oltre 35 unità operative, pubbliche e private, che permettono la copertura di tutto il territorio. Esiste una buona collaborazione tra le diverse strutture. Purtroppo, anche se diminuita rispetto agli anni passati, esiste una migrazione passiva dei malati e su questo bisognerà insistere ulteriormente per poterla ridurre. Nelle scorse settimane, sono stati istituiti, grazie alla collaborazione tra la Regione e Alleanza contro il Cancro, due Centri di Genomica a Catania e Palermo, che sicuramente permetteranno ulteriori studi per una migliore e corretta tipizzazione delle neoplasie. Inoltre, bisogna aggiungere che in seno all'AIOM nazionale, la Sicilia è ben rappresentata con il segretario, il neo eletto dott. Roberto Bordonaro e con il consigliere, prof. Antonio Russo. Per il prossimo biennio- continua Giuffrida- sono tanti gli obiettivi che vogliamo raggiungere: primo fra tutti puntare ad un accesso sempre più ampio alle nuove terapie per tutti i pazienti; aumentare il confronto e la collaborazione con le Istituzioni Sanitarie; incrementare i percorsi formativi per gli oncologi ed in particolare con i giovani oncologi; incrementare la collaborazione con i medici di medicina generale; trovare collaborazione con i Rappresentanti di altre Società Scientifiche su argomenti comuni.


martedì, 31 ottobre 2017

catania today - DARIO GIUFFRIDA, DIRETTORE DELL’ONCOLOGIA IOM, ELETTO COORDINATORE REGIONALE AIOM

http://www.cataniatoday.it/dario-giuffrida-direttore-dell-oncologia-iom-eletto-coordinatore-regionale-aiom-4179862.html

 










martedì, 4 luglio 2017

L'urlo - corso clown terapia

http://www.lurlo.info/it/clownterapia-arriva-il-corso-per-i-volontari-della-felicita/


domenica, 2 luglio 2017

La Sicilia web - corso clown terapia

http://www.lasicilia.it/news/salute/92414/volontari-in-corsia-per-aiutare-col-sorriso-al-via-il-secondo-corso-di-clownterapia-dell-associazione-rinascendo.html