Mondo medico - La Sicilia - IOM - IOM R sinergia tra clinica e ricerca
L’Istituto Oncologico del Mediterraneo: sinergia tra clinica e ricerca
L’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) di Viagrande, del Gruppo Samed, è attualmente oggetto di un processo che intende valorizzare e mettere a sistema le sinergie scientifiche e operative presenti, facendo così convergere gli interessi della area clinica (IOM-C) con quelli dell’area Ricerca (IOM-R), a vantaggio dei pazienti oncologici che afferiscono alla struttura. Non è un caso che l’inserimento della dott.ssa Lina Speciale nel ruolo di direttore operativo di IOM-R sia stato concomitante alla nomina del dott. Lorenzo Memeo a direttore scientifico di IOM-R. La dott.ssa Speciale, laureatasi a Catania in Medicina, ha una consolidata e lunga esperienza nell’area del management della ricerca industriale in ambito internazionale e apporterà criteri di efficienza coerenti con il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il dott. Memeo arrivato in IOM-C nel 2006, dopo una periodo di 5 anni trascorsi presso la Columbia University di New York, ha creato l’unità di anatomia patologica di IOM guidandola verso approcci avanzati di genomica oncologica. Insieme, queste due nomine pongono le basi per una più stretta collaborazione tra la parte clinica di IOM e quella l’area di ricerca. Obiettivo della operazione avviata è la creazione di una massa critica e operativa focalizzata sull’oncologia molecolare, area di rilevanza clinica fortemente emergente e alla base dell’approccio di medicina personalizzata sia dei tumori solidi che di tipo onco-ematologico. Si tratta di analisi diagnostiche e/o prognostiche che, individuando nel singolo paziente la presenza o meno di geni sentinella ben caratterizzati (biomarcatori), consente al medico oncologo di ottimizzare le scelte terapeutiche sia somministrando il farmaco a maggiore potenziale di efficacia, sia prevenendo l’uso di agenti che potrebbero generare gravi effetti indesiderati. In altri casi, tali indagini, possono essere funzionali ad individuare un gene la cui presenza può essere predittiva di maggiore rischio tumorale, sollecitando il paziente ad avvalersi in maniera sistematica di tutti i presidi disponibili a consentire la diagnosi precoce, attraverso controlli mirati e regolari, e consulti con specialisti della patologia. Queste attività sono ormai da tempo svolte presso IOM. Negli ultimi mesi tuttavia si è deciso di consolidare queste attività mettendo a sistema anche le risorse di ricerca presenti in IOM-R, ciò al fine di creare un circolo virtuoso che avvalendosi di tecnologie di Next Generation Sequencing possa da una parte ampliare il pannello dei servizi offerti ai pazienti IOM e, anche, intraprendere attività di ricerca avanzata che possano condurre alla identificazione di nuovi biomarcatori, molecole cioè capaci di agire come sentinelle dello stato di avanzamento di un tumore. In questo senso sono già in atto progetti collaborativi con gli ospedali della area catanese per la ricerca di biomarcatori nei tumori del polmone. Attività analoghe vengono svolte anche in collaborazione con le unità operative insediate presso IOM-R. Tra queste, ATCG srl, sede italiana di Tristar Technology Group, tra le aziende leader mondiali nella produzione di Tissue Micro Array e anche Nerviano Medical Sciences, grande centro di ricerca della area milanese, la cui tradizione oncologica affonda le sue radici nella scoperta delle antracicline, farmaci che hanno rappresentato la fase pionieristica della cura dei tumori. IOM ha in questi anni consolidato la sua esperienza in questo settore e intende contribuire alla creazione in Sicilia di una rete di raccordo per le varie realtà pubbliche e private presenti sul territorio della isola. In linea con questa vocazione, presso IOM-R è presente la rappresentanza per il Sud-Italia del Consorzio Nazionale per le Risorse Biologiche che si pone l’obiettivo di innescare e gestire una serie di progetti di ricerca volti alla creazione di una rete siciliana di biobanche. In questa ottica è prevista proprio presso IOM-R la presenza di una biobanca inter-istituzionale che coinvolga oltre IOM anche altre unità operative oncologiche del territorio. Si ritiene che partecipare alla creazione di una massa critica solida e interattiva possa contribuire a stimolare l’interesse per la creazione di un primo nucleo di “rete oncologica” che partendo proprio dall’oncologia molecolare possa estendersi ad affrontare tutte le problematiche che investono la salute dei pazienti oncologici nonché la sostenibilità della spesa sociale e pubblica siciliana. In particolare quest’ultima appare oggi molto appesantita dal ricorrere frequente dei pazienti, e anche di molti medici, al supporto diagnostico di strutture del nord Italia. Oltre alla nuova spinta verso la ricerca traslazionale, quella cioè che fa da ponte tra la clinica e la ricerca di laboratorio, Gruppo Samed è impegnato da tempo e con successo nella area della radioterapia, della medicina nucleare e della radiodiagnostica oncologica messe in campo a Catania da REM. Tutti questi tasselli sono coerenti con quanto IOM si propone: diventare un centro di riferimento per la cura dei tumori in Sicilia, con l’obiettivo ultimo di fornire sul territorio la qualità diagnostica e terapeutica che spesso viene ricercata lontano dal nostro territorio.
La Struttura
L’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM), è un centro oncologico clinico privato accreditato con il servizio sanitario regionale e certificato con sistema di qualità. E’ una struttura specializzata, che avvalendosi di professionisti qualificati e apparecchiature avanzate, segue i pazienti in modo completo e professionale. IOM è un dipartimento di III livello (di alta specialità), uno dei pochi esistenti in Sicilia. Un dipartimento dunque, cioè un luogo in cui professionisti di diverse specialità si confrontano sulla terapia e sul percorso clinico e, con il supporto di strutture diagnostiche avanzate, accompagnano il paziente verso la guarigione o comunque verso cure che possono garantire migliori condizioni di vita. Inoltre IOM aggrega e mette a sistema medici e ricercatori con l’obiettivo finale di avvicinare al paziente i risultati della ricerca. Infatti gli studi compiuti negli anni hanno dato spunti e stimoli importanti anche all’attività clinica. All’interno dell’Istituto sono presenti le unità operative di oncologia medica, di onco–ematologia, con una sezione dedicata ai trapianti di midollo osseo, di chirurgia (oncologica, toracica, senologica, neurochirurgica, urologica, otorinolaringoiatrica), e un reparto di terapia intensiva post operatoria. Inoltre sono attivi ambulatori polidiagnostici e servizi: laboratorio di analisi, diagnostica per immagini, anatomia patologica, ginecologia, dermatologia.
Spin-Off dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo, IOM Ricerca rappresenta l’impegno di IOM verso la ricerca oncologica e opera in stretta collaborazione con aziende e con enti di ricerca pubblici e privati. Forti della vicinanza con IOM, IOM-R intende impegnarsi nella ricerca traslazionale con particolare riferimento alla oncologia molecolare, con l’obiettivo di creare un circolo virtuoso che possa favorire il dialogo tra la ricerca di base e la pratica clinica con conseguente impatto positivo sia per le attività diagnostiche che terapeutiche. Inoltre la struttura di IOM-R offre spazi, infrastrutture e servizi di ricerca per spin off o altre realtà imprenditoriali interessate a insediarsi in un ambiente che coniuga ricerca e pratica clinica.
La Sicilia - convegno ematuria IOM
EMATURIA: UN SINTOMO CHE NASCONDE MOLTEPLICI PATOLOGIE
Sabato 25 maggio, dalle ore 8,30 alle 17 circa, si svolgerà presso l’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande Catania un corso ecm sul tema “ematuria: un sintomo che nasconde molteplici patologie”. I direttori del corso sono i dott. Pietro Pino e Lorenzo Falcone (urologia IOM).
La comparsa di ematuria macroscopica determina in ogni paziente una immediata condizione di preoccupazione, ancor di più se tale quadro clinico si presenta come mono-sintomatico. L’intima relazione anatomica tra apparato urinario e genitale determina altresì un indubbio impatto psicologico negativo. Sebbene molteplici patologie dell’apparato urogenitale possono sottendere tale sintomo, lo spettro di una possibile patologia oncologica occupa, il più delle volte completamente, l’immaginario del paziente.
Il medico di medicina generale, che per primo vede il paziente con ematuria, deve confrontarsi quotidianamente con le problematiche delle patologie urologiche e nel suo livello d'intervento è importante che siano delineate le modalità del percorso clinico da seguire. Sapere indirizzare il paziente con un giusto approccio metodologico fa del medico di medicina generale un fondamentale anello di congiunzione tra paziente e specialista urologo. Da qui l’importanza di un confronto tra l’urologo ed il medico di medicina generale finalizzato alla ricerca di un percorso decisionale diagnostico-terapeutico condiviso ed ottimizzato con un linguaggio comune tra le figure professionali interessate, e di una collaborazione tra ospedale (inteso come centro privilegiato di servizi sanitari) e territorio (inteso come sede primaria di attività quali prevenzione, screening… ).
In questa ottica il corso intende offrire ai partecipanti un aggiornamento interdisciplinare sul percorso assistenziale del paziente con ematuria, mediante la gestione corretta e aggiornata dei percorsi diagnostico-terapeutici attualmente accettati in ambito internazionale con la peculiarità di mettere al centro dell’attenzione non soltanto il sintomo, ma soprattutto, il paziente.