Rassegna stampa

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venerdì, 24 maggio 2013

La Sicilia - Giornata della tiroide

GIORNATA MONDIALE DELLA TIROIDE

ECOGRAFIE GRATUITE PRESSO ISTITUTO ONCOLOGICO DEL MEDITERRANEO

L’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande - Catania aderisce alla giornata mondiale della tiroide, che si celebra il 25 maggio, offrendo l’opportunità ai familiari di 1° grado dei pazienti operati alla tiroide di effettuare gratuitamente un’ecografia, solo su prenotazione telefonando al num. 095 7895000 int 279 (dal lun. al ven. dalle ore 9 alle 13).  

Scopo della manifestazione è sensibilizzare l'opinione pubblica sulla frequenza delle malattie della tiroide e sull'azione preventiva della iodoprofilassi. In Italia la giornata è promossa dalle società scientifiche nazionali che si occupano delle malattie tiroidee, l’Associazione Italiana della Tiroide (AIT), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE), insieme al Comitato della Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE). Il tema della manifestazione per l’Italia  è: “Tiroide: meglio prevenire che curare”.

La tiroide è la ghiandola endocrina preposta alla sintesi e alla secrezione degli ormoni tiroxina e triiodotironina, che hanno nello iodio un elemento strutturale essenziale. Nell'adulto gli ormoni hanno importanti effetti sulla regolazione del metabolismo basale, sull'apparato cardiovascolare, sul metabolismo lipidico e glicidico, e sul metabolismo osseo e svolgono un ruolo centrale nello sviluppo nervoso e scheletrico del feto e del bambino. Le malattie della tiroide sono di frequente riscontro nella popolazione generale, con una forte predilezione per il genere femminile, e possono colpire tutte le età compresa l’età fetale e neonatale. D’altra parte, gli esami ecografici “a tappeto” su ampie fasce di popolazione non devono rappresentare uno strumento di diagnosi indiscriminata di patologia tiroidea, vista la bassa percentuale di tumori maligni presenti nei soggetti affetti da nodularità tiroidea. Si rischia pertanto, con uno screening universale, di creare inutili preoccupazioni. Le società scientifiche endocrinologiche mondiali raccomandano infatti un utilizzo mirato e non su larga scala dell’esame ecografico della tiroide. E’ compito dello specialista selezionare quei casi che richiedono un approfondimento diagnostico e terapie adeguate. Se la patologia tiroidea è diagnosticata nella fase iniziale non presenta difficoltà di cura. Nelle aree dove la popolazione ha un adeguato apporto alimentare di iodio un fattore che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle malattie della  tiroide è l’autoimmunità, che può dare origine ad ipotiroidismo (tiroidite di Hashimoto), o ipertiroidismo (morbo di Basedow). La causa più frequente di patologia tiroidea nella popolazione mondiale è la carenza alimentare di iodio che si manifesta con un aumento di volume della tiroide (“gozzo”) con formazione di noduli. La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l’uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile. Con il diffondersi dell’ecografia tiroidea, spesso si riscontrano noduli asintomatici, di dimensioni anche molto piccole (inferiori al centimetro), con una frequenza che aumenta progressivamente con l’età e pone il problema di una possibile presenza di tumore della tiroide. Fortunatamente, i tumori maligni della tiroide sono rari (circa l’1% di tutti i noduli tiroidei) e sono suscettibili di terapie efficaci nella maggior parte dei casi.

 


mercoledì, 22 maggio 2013

catania today - Giornata della tiroide

GIORNATA MONDIALE DELLA TIROIDE

ECOGRAFIE GRATUITE PRESSO ISTITUTO ONCOLOGICO DEL MEDITERRANEO

L’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande - Catania aderisce alla giornata mondiale della tiroide, che si celebra il 25 maggio, offrendo l’opportunità ai familiari di 1° grado dei pazienti operati alla tiroide di effettuare gratuitamente un’ecografia, solo su prenotazione telefonando al num. 095 7895000 int 279 (dal lun. al ven. dalle ore 9 alle 13).  

Scopo della manifestazione è sensibilizzare l'opinione pubblica sulla frequenza delle malattie della tiroide e sull'azione preventiva della iodoprofilassi. In Italia la giornata è promossa dalle società scientifiche nazionali che si occupano delle malattie tiroidee, l’Associazione Italiana della Tiroide (AIT), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE), insieme al Comitato della Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE). Il tema della manifestazione per l’Italia  è: “Tiroide: meglio prevenire che curare”.

La tiroide è la ghiandola endocrina preposta alla sintesi e alla secrezione degli ormoni tiroxina e triiodotironina, che hanno nello iodio un elemento strutturale essenziale. Nell'adulto gli ormoni hanno importanti effetti sulla regolazione del metabolismo basale, sull'apparato cardiovascolare, sul metabolismo lipidico e glicidico, e sul metabolismo osseo e svolgono un ruolo centrale nello sviluppo nervoso e scheletrico del feto e del bambino. Le malattie della tiroide sono di frequente riscontro nella popolazione generale, con una forte predilezione per il genere femminile, e possono colpire tutte le età compresa l’età fetale e neonatale. D’altra parte, gli esami ecografici “a tappeto” su ampie fasce di popolazione non devono rappresentare uno strumento di diagnosi indiscriminata di patologia tiroidea, vista la bassa percentuale di tumori maligni presenti nei soggetti affetti da nodularità tiroidea. Si rischia pertanto, con uno screening universale, di creare inutili preoccupazioni. Le società scientifiche endocrinologiche mondiali raccomandano infatti un utilizzo mirato e non su larga scala dell’esame ecografico della tiroide. E’ compito dello specialista selezionare quei casi che richiedono un approfondimento diagnostico e terapie adeguate. Se la patologia tiroidea è diagnosticata nella fase iniziale non presenta difficoltà di cura. Nelle aree dove la popolazione ha un adeguato apporto alimentare di iodio un fattore che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle malattie della  tiroide è l’autoimmunità, che può dare origine ad ipotiroidismo (tiroidite di Hashimoto), o ipertiroidismo (morbo di Basedow). La causa più frequente di patologia tiroidea nella popolazione mondiale è la carenza alimentare di iodio che si manifesta con un aumento di volume della tiroide (“gozzo”) con formazione di noduli. La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l’uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile. Con il diffondersi dell’ecografia tiroidea, spesso si riscontrano noduli asintomatici, di dimensioni anche molto piccole (inferiori al centimetro), con una frequenza che aumenta progressivamente con l’età e pone il problema di una possibile presenza di tumore della tiroide. Fortunatamente, i tumori maligni della tiroide sono rari (circa l’1% di tutti i noduli tiroidei) e sono suscettibili di terapie efficaci nella maggior parte dei casi.


lunedì, 20 maggio 2013

informazione.it - Giornata della tiroide

GIORNATA MONDIALE DELLA TIROIDE

ECOGRAFIE GRATUITE PRESSO ISTITUTO ONCOLOGICO DEL MEDITERRANEO

L’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande - Catania aderisce alla giornata mondiale della tiroide, che si celebra il 25 maggio, offrendo l’opportunità ai familiari di 1° grado dei pazienti operati alla tiroide di effettuare gratuitamente un’ecografia, solo su prenotazione telefonando al num. 095 7895000 int 279 (dal lun. al ven. dalle ore 9 alle 13).  

Scopo della manifestazione è sensibilizzare l'opinione pubblica sulla frequenza delle malattie della tiroide e sull'azione preventiva della iodoprofilassi. In Italia la giornata è promossa dalle società scientifiche nazionali che si occupano delle malattie tiroidee, l’Associazione Italiana della Tiroide (AIT), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE), insieme al Comitato della Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE). Il tema della manifestazione per l’Italia  è: “Tiroide: meglio prevenire che curare”.

La tiroide è la ghiandola endocrina preposta alla sintesi e alla secrezione degli ormoni tiroxina e triiodotironina, che hanno nello iodio un elemento strutturale essenziale. Nell'adulto gli ormoni hanno importanti effetti sulla regolazione del metabolismo basale, sull'apparato cardiovascolare, sul metabolismo lipidico e glicidico, e sul metabolismo osseo e svolgono un ruolo centrale nello sviluppo nervoso e scheletrico del feto e del bambino. Le malattie della tiroide sono di frequente riscontro nella popolazione generale, con una forte predilezione per il genere femminile, e possono colpire tutte le età compresa l’età fetale e neonatale. D’altra parte, gli esami ecografici “a tappeto” su ampie fasce di popolazione non devono rappresentare uno strumento di diagnosi indiscriminata di patologia tiroidea, vista la bassa percentuale di tumori maligni presenti nei soggetti affetti da nodularità tiroidea. Si rischia pertanto, con uno screening universale, di creare inutili preoccupazioni. Le società scientifiche endocrinologiche mondiali raccomandano infatti un utilizzo mirato e non su larga scala dell’esame ecografico della tiroide. E’ compito dello specialista selezionare quei casi che richiedono un approfondimento diagnostico e terapie adeguate. Se la patologia tiroidea è diagnosticata nella fase iniziale non presenta difficoltà di cura. Nelle aree dove la popolazione ha un adeguato apporto alimentare di iodio un fattore che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle malattie della  tiroide è l’autoimmunità, che può dare origine ad ipotiroidismo (tiroidite di Hashimoto), o ipertiroidismo (morbo di Basedow). La causa più frequente di patologia tiroidea nella popolazione mondiale è la carenza alimentare di iodio che si manifesta con un aumento di volume della tiroide (“gozzo”) con formazione di noduli. La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l’uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile. Con il diffondersi dell’ecografia tiroidea, spesso si riscontrano noduli asintomatici, di dimensioni anche molto piccole (inferiori al centimetro), con una frequenza che aumenta progressivamente con l’età e pone il problema di una possibile presenza di tumore della tiroide. Fortunatamente, i tumori maligni della tiroide sono rari (circa l’1% di tutti i noduli tiroidei) e sono suscettibili di terapie efficaci nella maggior parte dei casi.

 


sabato, 18 maggio 2013

La Sicilia - sanità in Sicilia parla il presidente dell'AIOP "Un argine agli accordi con strutture del nord"

 

SANITA’ IN SICILIA PARLA IL PRESIDENTE DELL’AIOP

Un argine agli accordi con strutture del nord

È di questi giorni la notizia che dopo una lunga attesa la Fondazione “Salvatore Maugeri” di Pavia approda al “Fratelli Parlapiano” di Agrigento, potenziando, così, l’assistenza riabilitativa in Sicilia.

Mettendo da parte le poco chiare circostanze di cui si parla in relazione alla fondazione Maugeri che saranno chiarite in altre sedi, cerchiamo di capire meglio tutta la situazione. Perché la Sicilia si deve rivolgere a strutture del nord? Perché la rete ospedaliera siciliana è così inadeguata rispetto agli standard recentemente stabiliti di n.3 posti letto (p.l.) per acuti per mille abitanti e di n.0,5 p.l. di riabilitazione e n.0,2 p.l. di lungodegenza per mille abitanti? La Regione – afferma l’avv. Denti presidente AIOP (associazione italiana ospedalità privata) della provincia di Catania - prima dell’avvio del Piano di Rientro 2007/2009 era stata completamente insensibile all’esigenza di trasformare una vetusta e inefficiente rete ipertrofica per pazienti acuti in una rete bilanciata tra posti letto per acuti e posti letto post-acuti. Successivamente, vennero pubblicati i decreti assessoriali per il settore privato e per il settore pubblico in base ai quali la rete ospedaliera privata accreditata doveva riconvertire n.553 p.l., il che è puntualmente avvenuto entro il 2010; il settore pubblico doveva ridurre (entro il 2011) n.1.772 p.l. per acuti, di cui n.1.367 dovevano essere riconvertiti in p.l. post-acuti, mentre n.405 p.l. per acuti dovevano essere ridotti. Non è dato sapere se queste operazioni sono state compiute e, in particolare, se i p.l. per acuti in esubero siano stati realmente chiusi; ma il dato più allarmante è che sui n.2317 p.l. post-acuti pubblici previsti dal programma operativo 2010/2012 ne risultano attualmente attivati ed in funzione solamente n.766. Inoltre la situazione è stata aggravata dalla legge n.135/2012 che ha ulteriormente incrementato i p.l. post-acuti e ridotto quelli per acuti. C’è da dire che il pubblico non è in condizione di attivare i p.l. di riabilitazione essenzialmente per due motivi: primo ha una struttura dei costi di produzione troppo elevata per le tariffe di riabilitazione e lungodegenza attualmente vigenti; secondo nei provvedimenti susseguitisi nel tempo per la riduzione e razionalizzazione dei costi, esistono una serie di norme che limitano le assunzioni, per cui è inimmaginabile che possa essere assunto quanto meno il personale specializzato necessario (fisioterapisti, logopedisti, etc.). E’ questa la ragione di fondo per cui si ricorre a convenzioni con strutture del nord.

Come si può razionalizzare la rete locale? È importante ricordare- afferma Denti - una parte della legge 135/2012 “La riduzione dei posti letto è a carico dei presidi ospedalieri pubblici per una quota non inferiore al 50 per cento del totale dei posti letto da ridurre. Essa è conseguita esclusivamente attraverso la soppressione di unità operative complesse. In questo quadro è favorita la sperimentazione di nuovi modelli di assistenza, nell'ambito delle varie forme in cui questa è garantita, che realizzino effettive finalità di contenimento della spesa sanitaria, anche attraverso specifiche sinergie tra strutture pubbliche e private, ospedaliere ed extraospedaliere”. Si consideri infine, che nel frattempo è maturata all’interno dell’ospedalità privata un’articolata competenza in campo riabilitativo e della lungodegenza. Se le presenti osservazioni risultano condivisibili, l’unico sistema per attivare effettivamente i posti letto di riabilitazione e lungodegenza è quello di stabilire una collaborazione tra pubblico e privato attraverso il ricorso a procedure di evidenza pubblica, che consentano ai soggetti privati di partecipare a parità di condizioni a gare per modificare in tempi ragionevoli la rete regionale. A mio avviso – continua Denti - il Governo della Regione Sicilia sta sbagliando ad effettuare queste convenzioni con strutture del nord Italia, sia pure di eccellenza. Gli accordi con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, Ospedale “Bambin Gesù”, “Fondazione Maugeri”, sono stati controproducenti e hanno finito per fare aumentare la migrazione sanitaria. Le strutture locali funzionano come ambulatori per procurare pazienti alla Case Madri al nord. In questo momento storico in cui le risorse si riducono cresce l’esigenza di questi gruppi di importare pazienti – infatti sono state effettuate convenzioni tra ospedali e compagnie aeree per i pazienti destinati agli ospedali del nord che provengono dalla Sicilia - ma questo è contrario alla politica dello stato e teoricamente della Regione che vuole che ognuno si curi nel suo territorio. L’unica soluzione è ridurre le duplicazioni nel pubblico e nel privato e favorire “la sperimentazione di nuovi modelli di assistenza” tra strutture del nostro territorio. Questo aumenterà il PIL della nostra Regione, stimolerà e non altererà la concorrenza, non aumenterà l’indebitamento della Regione, eviterà la migrazione sanitaria e sfaterà il detto che il miglior medico in Sicilia è il treno e l’aereo. 







giovedì, 11 aprile 2013

La Sicilia - Il trattamento del carcinoma della mammella

 

IOM corso aggiornamento il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere

Venerdì 12 (dalle ore 15 alle 19) e sabato 13 aprile (dalle ore 8.30 alle 13.30), presso la sala convegni dell’istituto oncologico del mediterraneo (IOM) di Viagrande si svolgerà il corso ecm sul tema “il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere”. I direttori del corso sono i dott. Mario Lipera (senologia IOM) e Dario Giuffrida (oncologia IOM).  

Il carcinoma della mammella rappresenta la prima neoplasia in ordine di frequenza, per questo motivo viene prestata sempre più attenzione alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed ai trattamenti.

Le nuove frontiere della chirurgia del carcinoma della mammella, associate alla ricerca del linfonodo sentinella, hanno permesso interventi chirurgici meno invalidanti riducendo l’incidenza di linfedema, come illustrerà il dott. Paolo Veronesi nel corso del convegno. Inoltre si possono effettuare tecniche di chirurgia ricostruttiva sempre più innovative, come spiegherà il dott. Mario Rietjens nel suo intervento.

Ad oggi esistono diversi trattamenti dopo l’intervento chirurgico: la chemioterapia negli ultimi anni ha trovato nuovi impulsi di ricerca sia per quanto riguarda le nuove molecole sia per l’avvento di nuovi protocolli di trattamento. Inoltre la terapia target (terapia personalizzata) ha rappresentato una delle principali innovazioni terapeutiche. In oncologia questo tipo di cura ha “rivoluzionato” i trattamenti antitumorali, superando la ‘aspecificità’ della chemioterapia. Un particolare interesse riveste oggi il trattamento dei cosiddetti “tumori triple negative”, cioè quelle neoplasie che non esprimono né recettori ormonali, né recettori per HER2; in questo campo si stanno definendo sempre più protocolli  specifici, in particolare con farmaci ad azione antiangiogenetica. Altro settore di interesse, che verrà affrontato nel corso del congresso, è il trattamento adiuvante dei tumori inferiori a un 1 cm. La terapia ormonale inoltre riveste un ruolo fondamentale sia nella fase adiuvante che nella fase metastatica. Si parlerà anche del ruolo della radioterapia complementare dopo interventi conservativi e in alcuni casi dopo mastectomia radicale. Si parlerà anche dell’importanza della psiconcologia.

I percorsi diagnostici-terapeutici devono seguire i suggerimenti proposti dalle linee guida fornite dalle associazioni nazionali e internazionali  riconosciute. Per il notevole impatto sulla qualità di vita del paziente nel corso dei trattamenti e per l’importanza di una diagnosi precoce è indispensabile che si attui una stretta collaborazione tra le diverse figure di specialisti: questa integrazione e collaborazione è alla base dello spirito con il quale è organizzato il corso di aggiornamento  in  oggetto e che mira a fornire  gli aggiornamenti  più adeguati e le motivazioni più stimolanti per migliorare l’assistenza alla paziente affetta da neoplasia mammaria. Il corso è diretto a oncologi, chirurghi, radioterapisti, radiologi, infermieri, biologi, psicologi, farmacisti. Interverranno esperti del settore  a livello nazionale. 


martedì, 9 aprile 2013

informazione.it - IOM: il trattamento del carcinoma della mammella

 

IOM corso aggiornamento il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere

Venerdì 12 (dalle ore 15 alle 19) e sabato 13 aprile (dalle ore 8.30 alle 13.30), presso la sala convegni dell’istituto oncologico del mediterraneo (IOM) di Viagrande si svolgerà il corso ecm sul tema “il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere”. I direttori del corso sono i dott. Mario Lipera (senologia IOM) e Dario Giuffrida (oncologia IOM).  

Il carcinoma della mammella rappresenta la prima neoplasia in ordine di frequenza, per questo motivo viene prestata sempre più attenzione alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed ai trattamenti.

Le nuove frontiere della chirurgia del carcinoma della mammella, associate alla ricerca del linfonodo sentinella, hanno permesso interventi chirurgici meno invalidanti riducendo l’incidenza di linfedema, come illustrerà il dott. Paolo Veronesi nel corso del convegno. Inoltre si possono effettuare tecniche di chirurgia ricostruttiva sempre più innovative, come spiegherà il dott. Mario Rietjens nel suo intervento.

Ad oggi esistono diversi trattamenti dopo l’intervento chirurgico: la chemioterapia negli ultimi anni ha trovato nuovi impulsi di ricerca sia per quanto riguarda le nuove molecole sia per l’avvento di nuovi protocolli di trattamento. Inoltre la terapia target (terapia personalizzata) ha rappresentato una delle principali innovazioni terapeutiche. In oncologia questo tipo di cura ha “rivoluzionato” i trattamenti antitumorali, superando la ‘aspecificità’ della chemioterapia. Un particolare interesse riveste oggi il trattamento dei cosiddetti “tumori triple negative”, cioè quelle neoplasie che non esprimono né recettori ormonali, né recettori per HER2; in questo campo si stanno definendo sempre più protocolli  specifici, in particolare con farmaci ad azione antiangiogenetica. Altro settore di interesse, che verrà affrontato nel corso del congresso, è il trattamento adiuvante dei tumori inferiori a un 1 cm. La terapia ormonale inoltre riveste un ruolo fondamentale sia nella fase adiuvante che nella fase metastatica. Si parlerà anche del ruolo della radioterapia complementare dopo interventi conservativi e in alcuni casi dopo mastectomia radicale. Si parlerà anche dell’importanza della psiconcologia.

I percorsi diagnostici-terapeutici devono seguire i suggerimenti proposti dalle linee guida fornite dalle associazioni nazionali e internazionali  riconosciute. Per il notevole impatto sulla qualità di vita del paziente nel corso dei trattamenti e per l’importanza di una diagnosi precoce è indispensabile che si attui una stretta collaborazione tra le diverse figure di specialisti: questa integrazione e collaborazione è alla base dello spirito con il quale è organizzato il corso di aggiornamento  in  oggetto e che mira a fornire  gli aggiornamenti  più adeguati e le motivazioni più stimolanti per migliorare l’assistenza alla paziente affetta da neoplasia mammaria. Il corso è diretto a oncologi, chirurghi, radioterapisti, radiologi, infermieri, biologi, psicologi, farmacisti. Interverranno esperti del settore  a livello nazionale. 


martedì, 9 aprile 2013

catania today - IOM: Il trattamento del carcinoma della mammella

 

IOM corso aggiornamento il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere

Venerdì 12 (dalle ore 15 alle 19) e sabato 13 aprile (dalle ore 8.30 alle 13.30), presso la sala convegni dell’istituto oncologico del mediterraneo (IOM) di Viagrande si svolgerà il corso ecm sul tema “il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere”. I direttori del corso sono i dott. Mario Lipera (senologia IOM) e Dario Giuffrida (oncologia IOM).  

Il carcinoma della mammella rappresenta la prima neoplasia in ordine di frequenza, per questo motivo viene prestata sempre più attenzione alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed ai trattamenti.

Le nuove frontiere della chirurgia del carcinoma della mammella, associate alla ricerca del linfonodo sentinella, hanno permesso interventi chirurgici meno invalidanti riducendo l’incidenza di linfedema, come illustrerà il dott. Paolo Veronesi nel corso del convegno. Inoltre si possono effettuare tecniche di chirurgia ricostruttiva sempre più innovative, come spiegherà il dott. Mario Rietjens nel suo intervento.

Ad oggi esistono diversi trattamenti dopo l’intervento chirurgico: la chemioterapia negli ultimi anni ha trovato nuovi impulsi di ricerca sia per quanto riguarda le nuove molecole sia per l’avvento di nuovi protocolli di trattamento. Inoltre la terapia target (terapia personalizzata) ha rappresentato una delle principali innovazioni terapeutiche. In oncologia questo tipo di cura ha “rivoluzionato” i trattamenti antitumorali, superando la ‘aspecificità’ della chemioterapia. Un particolare interesse riveste oggi il trattamento dei cosiddetti “tumori triple negative”, cioè quelle neoplasie che non esprimono né recettori ormonali, né recettori per HER2; in questo campo si stanno definendo sempre più protocolli  specifici, in particolare con farmaci ad azione antiangiogenetica. Altro settore di interesse, che verrà affrontato nel corso del congresso, è il trattamento adiuvante dei tumori inferiori a un 1 cm. La terapia ormonale inoltre riveste un ruolo fondamentale sia nella fase adiuvante che nella fase metastatica. Si parlerà anche del ruolo della radioterapia complementare dopo interventi conservativi e in alcuni casi dopo mastectomia radicale. Si parlerà anche dell’importanza della psiconcologia.

I percorsi diagnostici-terapeutici devono seguire i suggerimenti proposti dalle linee guida fornite dalle associazioni nazionali e internazionali  riconosciute. Per il notevole impatto sulla qualità di vita del paziente nel corso dei trattamenti e per l’importanza di una diagnosi precoce è indispensabile che si attui una stretta collaborazione tra le diverse figure di specialisti: questa integrazione e collaborazione è alla base dello spirito con il quale è organizzato il corso di aggiornamento  in  oggetto e che mira a fornire  gli aggiornamenti  più adeguati e le motivazioni più stimolanti per migliorare l’assistenza alla paziente affetta da neoplasia mammaria. Il corso è diretto a oncologi, chirurghi, radioterapisti, radiologi, infermieri, biologi, psicologi, farmacisti. Interverranno esperti del settore  a livello nazionale. 


martedì, 9 aprile 2013

comunicati-stampa.net - IOM: Il trattamento del carcinoma della mammella

 

IOM corso aggiornamento il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere

Venerdì 12 (dalle ore 15 alle 19) e sabato 13 aprile (dalle ore 8.30 alle 13.30), presso la sala convegni dell’istituto oncologico del mediterraneo (IOM) di Viagrande si svolgerà il corso ecm sul tema “il trattamento del carcinoma della mammella: nuove frontiere”. I direttori del corso sono i dott. Mario Lipera (senologia IOM) e Dario Giuffrida (oncologia IOM).  

Il carcinoma della mammella rappresenta la prima neoplasia in ordine di frequenza, per questo motivo viene prestata sempre più attenzione alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed ai trattamenti.

Le nuove frontiere della chirurgia del carcinoma della mammella, associate alla ricerca del linfonodo sentinella, hanno permesso interventi chirurgici meno invalidanti riducendo l’incidenza di linfedema, come illustrerà il dott. Paolo Veronesi nel corso del convegno. Inoltre si possono effettuare tecniche di chirurgia ricostruttiva sempre più innovative, come spiegherà il dott. Mario Rietjens nel suo intervento.

Ad oggi esistono diversi trattamenti dopo l’intervento chirurgico: la chemioterapia negli ultimi anni ha trovato nuovi impulsi di ricerca sia per quanto riguarda le nuove molecole sia per l’avvento di nuovi protocolli di trattamento. Inoltre la terapia target (terapia personalizzata) ha rappresentato una delle principali innovazioni terapeutiche. In oncologia questo tipo di cura ha “rivoluzionato” i trattamenti antitumorali, superando la ‘aspecificità’ della chemioterapia. Un particolare interesse riveste oggi il trattamento dei cosiddetti “tumori triple negative”, cioè quelle neoplasie che non esprimono né recettori ormonali, né recettori per HER2; in questo campo si stanno definendo sempre più protocolli  specifici, in particolare con farmaci ad azione antiangiogenetica. Altro settore di interesse, che verrà affrontato nel corso del congresso, è il trattamento adiuvante dei tumori inferiori a un 1 cm. La terapia ormonale inoltre riveste un ruolo fondamentale sia nella fase adiuvante che nella fase metastatica. Si parlerà anche del ruolo della radioterapia complementare dopo interventi conservativi e in alcuni casi dopo mastectomia radicale. Si parlerà anche dell’importanza della psiconcologia.

I percorsi diagnostici-terapeutici devono seguire i suggerimenti proposti dalle linee guida fornite dalle associazioni nazionali e internazionali  riconosciute. Per il notevole impatto sulla qualità di vita del paziente nel corso dei trattamenti e per l’importanza di una diagnosi precoce è indispensabile che si attui una stretta collaborazione tra le diverse figure di specialisti: questa integrazione e collaborazione è alla base dello spirito con il quale è organizzato il corso di aggiornamento  in  oggetto e che mira a fornire  gli aggiornamenti  più adeguati e le motivazioni più stimolanti per migliorare l’assistenza alla paziente affetta da neoplasia mammaria. Il corso è diretto a oncologi, chirurghi, radioterapisti, radiologi, infermieri, biologi, psicologi, farmacisti. Interverranno esperti del settore  a livello nazionale.